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mercoledì 18 aprile 2018

Monotemi

Quante volte si può mandare indietro un CD per riascoltarne un brano - uno e quello soltanto, badate bene - prima che l'autoradio in questione improvvisi un sit-in di protesta?
Vi è mai capitato di percorrere un intero tragitto automobilistico - una mezz'oretta, all'incirca, diciamo approssimativamente la distanza tra Modena e Carpi - chiedendo al vostro apparecchio di riprodurre sempre e solo la stessa traccia, e magari prima ancora dell'attimo di silenzio finale (non sia mai che si debba cliccare il pulsante indietro per più di una volta: e ciò accadrebbe se si scollinasse nel brano immediatamente successivo)?

A me succedono puntualmente tutte queste cose (tranne il sit-in di protesta dell'autoradio, che però mi aspetto di qui a breve) e pensavo che fosse normale, quando ti piace molto una canzone; un trepidante viaggio dai colli modenesi in direzione di un esame di inglese, l'estate scorsa, mi ha invece provato che le cose non stanno così per tutti. E' qualcosa di assolutamente insopportabile!  - dichiarava infatti il mio compagno di av/sventure anglofone e non solo, tra un present continuous e il ripasso del lessico dei mestieri, anche e soprattutto quando la canzone è di qualità! Ed io provavo a boicottare il suo grosso dito sui pulsanti del lettore musicale, per farlo tornare indietro almeno una volta, ma il mio amico, su questo, rimaneva irremovibile. Le canzoni si ascoltano una volta e basta. Se no le si rovina.


Oggi, rientrando nel tardo pomeriggio da una sfilacciata riunione per materia, ho ascoltato per mezz'ora soltanto una e una sola traccia musicale, di cui mi ero innamorata proprio qualche ora prima, nel viaggio di andata. E' stata lei, la sola e unica traccia musicale che ho chiesto al mio lettore di riprodurre per i trenta minuti del tragitto, che mi ha tirato fuori questo post, come srotolandolo da un nastro dentro di me, e facendomici avvoltolare a tal punto che mi sono anche dimenticata di controllare se l'asino fosse per caso tornato nel recinto della fattoria.

Però il post ve lo racconto per bene domani.
Per oggi, il numero di parole da me prodotto ha superato il limite quantitativo giornaliero.
Vi auguro una buona notte, ammesso che ci sia qualcuno al di là di questo schermo, e magari con l'autoradio accesa.

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